C’è vita oltre i Mondiali? In queste settimane il Qatar ha guadagnato la ribalta delle cronache dell’intero pianeta grazie alla vetrina offerta dalla Coppa del Mondo FIFA, la tenzone calcistica per antonomasia alla quale ogni singolo giocatore sogna di prendere parte almeno una volta in carriera. Uscendo però a piè pari dalla sfera del romanticismo “pallonaro” e addentrandoci in quella connessa all’economia locale, non si può negare l’enorme riscontro in termini di visibilità mediatica che il Paese si è garantito ospitando Leo Messi, Cristiano Ronaldo, Neymar e tanti altri campioni alle sue latitudini. Addirittura, lo stesso Qatar ha deciso di fare all-in e di investire 300 miliardi di dollari per incrementare il turismo, con l’obiettivo ambizioso di toccare quota 6 milioni di visitatori all’anno e il 12% del Pil entro il 2030. Va da sé che venga da interrogarsi sulla bontà di tale operazione: archiviati i Mondiali di calcio, la nazione riuscirà a sedurre anche i “non calciofili”, attirandoli entro i propri confini?
Qatar, il turismo continuerà a crescere dopo i mondiali di calcio 2022?
Secondo gli ultimi dati governativi, le speranze nel turismo sono ben riposte. Infatti, è stato calcolato che l’80% della popolazione mondiale si trova a meno di sei ore di volo dal Qatar e le strutture ricettive non scarseggiano di certo: per la rassegna calcistica iridata sono stati edificati ex novo 150 hotel, destinati ad accogliere i visitatori anche negli anni a venire. Inoltre, c’è un precedente incoraggiante che non può essere in alcun modo taciuto: il Qatar si vide assegnare l’organizzazione dei Mondiali di calcio 2022 dodici anni fa, nel 2010, quando, in buona sostanza, la maggior parte della città di Lusail non era ancora stata costruita e aveva le sembianze di un insediamento urbano in fase semi-embrionale. Oggi, invece, annovera fra le sue infrastrutture di nicchia un hotel di lusso, un centro commerciale di un milione di metri quadrati, la pista di Formula Uno e lo stadio scelto per la disputa della finale della Coppa del Mondo.
Turismo in Qatar, azzardo o certezza? L’economia crescerà del 5,5% nel solo 2022…
Il settore del turismo in Qatar potrebbe dunque registrare una clamorosa impennata in termini di presenze nel prossimo futuro ed è di questo avviso anche il dottor Jeremias Kettner, senior advisor di InStrat, piattaforma indipendente di ricerca e consulenza avente sede proprio in Qatar. Ai microfoni di “Euronews”, l’esperto ha dichiarato: “Non dobbiamo dimenticare che i Mondiali 2022 sono solo un tassello nella lunga storia del Qatar, inteso come centro di sport, mega-eventi e attività culturali di ogni sorta, che già oggi lo rendono una destinazione turistica attraente. Lo sviluppo del Paese segue, quindi, la sua strategia di affermarsi come hub culturale e destinazione turistica. Secondo l’Economic Intelligence Unit, l’economia del Qatar crescerà del 5,5% nel 2022. È un dato notevole, se si considera che in altre parti del mondo i numeri sono in calo”.
Per maggiori informazioni sul Qatar visita il sito dedicato al turismo www.visitqatar.com