Gli affreschi di Giotto, nella Cappella degli Scrovegni, sono fra i cinque capolavori al mondo più citati, come fonte di ispirazione e meraviglia, degli artisti più celebri del secondo e terzo millennio. Un’occasione sempre da rivivere in una città dell’arte qual è Padova dove, tra inediti e opere famose, a Palazzo Zabarella si possono ammirare i lavori dei maestri del Futurismo nella “Nascita dell’Avanguardia 1910-1915”. 121 opere che raccontano un periodo breve ma straordinario, per energia e spirito rivoluzionario, con l’arte che deve celebrare il dinamismo e la velocità di un nuovo mondo, abitato da scoperte scientifiche, senso del progresso, città nuove o da modernizzare, auto “razzianti”, treni, aerei.
Arte d’avanguardia con colori audaci, piani scomposti, parole in libertà e sculture massicce. Nella pittura, scultura, disegno, architettura, poesia, teatro, moda. Contro il passato accademico e un po’ stantio dal gusto classico, della rappresentazione del vero. Dal recupero del divisionismo e simbolismo, con accenni astratti, ecco le proposte di Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo. E la Ballerina di Gino Severini (1914), Il ponte della velocità di Giacomo Balla e le opere di Carlo Carrà, Mario Sironi, Umberto Boccioni, con i suoi studi fra oggetti e spazio, Luigi Russolo, Fortunato Depero, che fu anche designer, illustratore, scenografo (suo il manifesto pubblicitario del Bitter Campari).
Futurismo. La nascita dell’avanguardia 1910-1915. Fino al 26 febbraio 2023. Palazzo Zabarella, via Zabarella 14. Padova